Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e richiede ai lavoratori di adeguarsi alle nuove sfide e
opportunità che si presentano. Le aziende sono sempre più alla ricerca di candidati qualificati, flessibili e
innovativi, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato dinamico e competitivo.
Ma quali sono le competenze più richieste dalle aziende oggi? Come si possono acquisire e valorizzare?
In questo post cercheremo di rispondere a queste domande, analizzando le principali skill che fanno la
differenza nel mondo del lavoro.
LE SOFT SKILL.
Tra le competenze più ricercate dalle aziende oggi, si annoverano le abilità cognitive, relazionali ed emotive
che permettono di adattarsi ai cambiamenti, risolvere problemi, lavorare in team e apprendere
continuamente. Queste sono le cosiddette soft skill, ovvero le abilità trasversali che non dipendono da una
specifica qualifica professionale, ma che possono essere applicate in diversi contesti lavorativi.
Alcune delle soft skills più richieste sono il problem solving, il goal orientation, il lavoro in team e l’active
learning.
Il problem solving permette di affrontare e risolvere problemi di varia natura e complessità, utilizzando
metodi logici e strategie appropriate. È essenziale perché la risoluzione dei problemi richiede flessibilità,
adattabilità e innovazione.
Il goal orientation rappresenta la capacità di focalizzarsi sugli obiettivi da raggiungere e di gestire le
situazioni complesse senza perdere di vista la visione d’insieme. Questa competenza implica una forte
determinazione nel perseguire gli obiettivi, una chiara comprensione delle priorità e una strategia efficace
per raggiungerli.
La predisposizione al lavoro in team consente di collaborare efficacemente con altre persone per
raggiungere un obiettivo comune, condividendo informazioni, risorse e responsabilità. È indispensabile
perché il lavoro in team favorisce lo scambio di idee, l’apprendimento reciproco, la motivazione e la
soddisfazione, migliorando la qualità e la produttività del lavoro.
L’active learning è l’abilità di acquisire nuove competenze e conoscenze in modo autonomo e proattivo,
sfruttare le opportunità di formazione e aggiornamento, mantenere una mente curiosa e aperta al
cambiamento. Questa competenza implica essere intraprendenti nel cercare nuove informazioni,
partecipare attivamente a corsi, workshop o altre esperienze formative.
Le soft skill possono essere sviluppate attraverso l’esperienza lavorativa, ma anche mediante percorsi
formativi mirati. Inoltre, è fondamentale adottare una mentalità aperta verso il miglioramento continuo e
accogliere con favore i feedback.
LE HARD SKILL.
Molto ricercate dalla aziende sono le hard skill, ovvero le competenze tecniche e professionali che
dipendono da una specifica area di competenza o da un determinato settore lavorativo.
Alcune delle hard skill più richieste sono la conoscenza delle lingue straniere, le conoscenze informatiche e
di programmazione e il project management.
Conoscenza delle lingue straniere.
In un’economia globalizzata, le competenze linguistiche sono un vantaggio significativo per le aziende che
operano a livello internazionale. La conoscenza dell’inglese è spesso una competenza richiesta, ma anche la
padronanza di altre lingue rilevanti per il settore può fare la differenza. Essere in grado di comunicare con
clienti, fornitori e partner internazionali in modo fluente può aprire nuove opportunità di business e
favorire la crescita aziendale.
Tra le lingue più richieste si includono l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo.
Conoscenze informatiche e di programmazione.
In questo campo, tra le figure lavorative più richieste citiamo il software developer, il seo specialist, il we
graphic designer e il cloud architect.
Il software developer si occupa dello sviluppo di programmi informatici, utilizzando diversi linguaggi di
programmazione come CSS, HTML, JavaScript, Python, C# e altri. Può specializzarsi in front end (la parte
visibile del programma), back end (la parte che gestisce i dati e le funzionalità) o full stack (che lavorano su
entrambe le parti).
Il SEO specialist ottimizza il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca come Google o Bing,
aumentando il traffico organico verso il sito. Per fare ciò, analizza le parole chiave, i ranking, i competitor e
crea una strategia SEO efficace.
Il web graphic designer progetta e realizza l’aspetto grafico di un sito web o di un’applicazione mobile,
tenendo conto dell’usabilità, dell’identità visiva e delle esigenze del cliente. Utilizza software di grafica
come Photoshop, Illustrator, InDesign e altri.
Il cloud architect progetta e gestisce i sistemi informatici basati sul cloud computing, ovvero la fornitura di
servizi informatici tramite internet. Deve garantire la sicurezza, l’efficienza e la scalabilità dei sistemi cloud.
Capacità analitiche.
Vi sono varie figure ricercate dalle aziende che devono possedere le capacità di raccogliere, elaborare e
interpretare dati e informazioni, di utilizzare strumenti statistici e matematici, di trarre conclusioni e
suggerire azioni.
Il Data analyst si occupa di estrarre e analizzare i dati raccolti dalle aziende, utilizzando tecniche statistiche
e codici. I dati possono riguardare i processi produttivi, gestionali o decisionali. Il data analyst comunica e
presenta i risultati delle sue analisi all’interno dell’azienda.
Il Data scientist è esperto di scienza dei dati, che combina competenze matematiche, statistiche,
informatiche e di comunicazione. È in grado di creare modelli predittivi e prescrittivi, applicare tecniche di
machine learning e deep learning, e comunicare i risultati in modo efficace e persuasivo.
Il Business analyst è un professionista che applica le capacità analitiche al contesto aziendale, per
identificare problemi, opportunità e soluzioni. Collabora con i manager e gli stakeholder per definire gli
obiettivi, i requisiti e le strategie di un progetto o di un processo. Usa strumenti come il diagramma di
flusso, il diagramma di Gantt e il diagramma SWOT.
Project management.
Il project management è la capacità di pianificare, organizzare e coordinare progetti complessi, di gestire le
risorse umane e materiali, di monitorare i risultati e i tempi. È una competenza fondamentale per le
aziende che operano in settori dinamici e innovativi, dove è necessario realizzare prodotti o servizi di
qualità in tempi brevi e con budget limitati.
Le figure lavorative più ricercate in questo campo sono il project manager, project coordinator e il project
analyst.
Il project manager è il responsabile del progetto, che ne definisce gli obiettivi, le fasi, i ruoli e le
responsabilità. Coordina il team di lavoro, gestisce le relazioni con i clienti e i fornitori, risolve i problemi e
le criticità, valuta i rischi e le opportunità.
Il project coordinator è il braccio destro del project manager, che lo supporta nell’organizzazione e nel
monitoraggio delle attività. Si occupa di redigere i documenti di progetto, di comunicare con le parti
interessate, di controllare i costi e le scadenze.
Il project analyst è il consulente del progetto, che ne analizza i requisiti, i processi e le performance.
Fornisce dati e informazioni utili per la pianificazione, l’esecuzione e la valutazione del progetto. Effettua
ricerche di mercato, benchmarking e studi di fattibilità.
Oltre a quelle descritte in questo articolo, non meno importanti sono le abilità di editing e produzione
video, le competenze green e quelle commerciali.
Le abilità richieste dalle imprese attualmente mutano costantemente, influenzate dalla tecnologia, dai
cambiamenti del mercato e dalle esigenze aziendali. Sviluppare e migliorare queste abilità aumenta le
opportunità professionali e consente ai candidati di distinguersi nel mondo del lavoro sempre più
competitivo.